La teoria maschilista della schiavitù femminile

Ce ne hanno segnalato un altro (grazie a C.). La rete abbonda di maschilisti e ci sorprende come mai non facciano un portale tutto per loro così da fare picnic la domenica e andare a messa insieme. Come una confraternita che si ostina a evangelizzare il web sui propositi del maschilismo, con una divisa, un bel cappuccio, qualche forcone e pali apposta per impiccare le donne.

Lui – la new entry dei teorici maschilisti fondamentalisti – ha un blog con link come "la mia destra", "unione delle libertà" e cose così. Non è il primo ne l’ultimo ma anche costui si è messo a teorizzare sulle magnificenze del maschio nell’universo mondo.

Non bastavano le teorie sul recupero del selvaggio mascolino, ecco quella sui maschi quali unici fabbricanti di "civiltà"

Già basta la risposta di Galatea a spiegare di che si tratta. Ci piace comunque dedicare un messaggio sentito al neoteorico del terzo millennio.

>>>^^^<<< 

Gentile libertario libertyfirst (and last we can imagine),

siamo davvero deliziate dalla illuminazione (una insolazione?) che l’ha colta nel pieno dell’estate per scoprire il suo perchè alla visione di cotanti maschi nei libri di storia, in quelli di filosofia, nelle riviste di scienze.

Ci voleva una grande mente come la sua per infliggerci – e scusi il non politicamente corretto – la più grande cazzata letta perchè pensata e scritta da una persona che ci coglie il sospetto venga dalla scuola del ferrara giulianone. Quello del "oh come sono intelligente se dico una stronzata discriminatoria e sessista ma se la dico io è una cosa favolosa!".

Non sappiamo dove lei vive nè ci interessa perchè qualunque sia il suo mondo lei vede attorno a se tutte donne realizzate, con un grande impiego, ai vertici della loro carriera e senza difficoltà alcuna ad inserirsi nel mondo dell’istruzione e del lavoro. Ma quale inferiorità giuridica. No dico, scherziamo? Le donne oggi sono superiori, osano scavalcarvi negli studi, prendono voti migliori, si laureano più di voi e quando accedono alle professioni sanno fare meglio con uno stipendio inferiore. Le donne sono certamente superiori perchè si negano al telefono, vi fanno penare, osano scegliere e non più subire, non si concedono come una volta e si incazzano a bestia se osi dire che loro sono fatte solo per servire e amare e sfornare figli. La loro superiorità la vedi negli sguardi, la chiami altezzosità, snobismo, ce l’ha ma non la da’, la da’ a tutti meno che a me, ma chi si crede di essere quella lì, ma guarda che modi e come si incazza e io che avevo preso il mio bravo mazzolino di mimose da metterle sulla scrivania.

Sono certamente superiori perchè la grattata di palle che gli uomini chiamano poeticamente spleen per le donne diventa creatività costruttiva. Non ammazzano certo le donne in preda alla depressione, loro. E cavolo come sono superiori. Certo comprendiamo che gli uomini mentre sono così impegnati a costruire la "civiltà" a loro misura ogni tanto abbiano la necessità di mandare in giro dei detrattori del sesso opposto per relegarle ai ruoli utili alla patria.

Comprendiamo soprattutto come mai ci siano in giro tante donne discriminate, messe da parte, offese, umiliate, stuprate, malmenate, massacrate e uccise in famiglia.

Parte tutto da lì: dalla decisione di maschi "illuminati" sulla posizione naturale che spetta alla donna.

Maschi che di noi descrivono l’indole, la posizione dell’anima, i moti organici dell’utero, la anormalità delle nostre pulsioni sessuali. Maschi che decidono verso cosa siamo "naturalmente" portate e cosa no.

Come se io dicessi che a occhio libertyfirst sarebbe più naturalmente votato alla zappa. Un bel lavoro faticoso, di quelli che ti impediscono di pensare e dire scempiaggini.

Maschi che decidono in cosa noi siamo brave e cosa no. Tutto il resto sarebbe anomalia, femmine non riuscite. Invece oh che eccellenza i maschi che hanno progredito la loro esistenza sulle spalle delle donne, oh che delirio di onnipotenza questi maschi autoreferenziali sempre pronti a tenere il culo su una sella per farsi portare a destinazione da un povero e affaticato cavallo (anche lui naturalmente "portato" per il trasporto di maschi pigri?). Oh la grandezza di questi maschi a fare su e giù per i portici, a filosofeggiare mentre le donne li nutrivano, li vestivano, assicuravano loro una progenie e venivano comunque trattate come sguattere. Oh la meraviglia dello sfruttamento sessuale, del sollazzo che i maschi intenti a realizzare la civiltà umana si autoassegnano con la compravendita o anche il furto di corpi femminili.

Gentile libertyfirst, se a lei non piace fare il casalingo e badare ai figli non si costruisca l’alibi che lei non è naturalmente portato a questo perchè ha un compito fondamentale da portare avanti. Lei non è un eroe e non dovrà salvare il mondo, smetta la prego i suoi deliri di onnipotenza. Non si consoli con l’idea che l’igiene della casa e la cura dei figli sono cose da femmine, non esistono le cose da femmine attribuibili per ragioni biologiche, perchè le femmine si sono stufate, non solo delle discriminazioni giuridiche che comunque persistono tutte, nella vita privata, nel lavoro, nella quotidianità, ma soprattutto delle discriminazioni quotidiane.

Lo scriva bene e chiaro e leggibile da qualche parte nella sua libertarissima casa: 

le donne hanno grandi idee, sono motrici del mondo, della cultura, della civiltà; le donne non trovano spazio perchè i canali sono tutti occupati ed egemonizzati da uomini; le donne non piagnucolano ma pretendono e lottano per conquistare quello che vogliono; le donne sono inquietissime mentre spolverano casa e allattano i figli perchè tutto il mondo è a loro precluso e nessuno vuole dividere con loro la "responsabilità" di tenere in piedi casa e famiglie; le donne sono delegate da tutti quelli come lei, despoti e ideologi della società patriarcale, al ruolo fondamentale di assolvere ai lavori di cura e alla riproduzione della specie. Non è una scelta. Non è un piacere. Si tratta di pura retorica che ci nega persino il diritto ad essere arrabbiate per tutto il tempo e le opportunità di cui ci privano. Il nostro è un obbligo innanzitutto sociale. Ammortizzatrici sociali delle famiglie, addette all’aumento di natalità per dare una spinta al prodotto interno lordo degli stati, sostitutrici di servizi che non esistono nella cura di anziani e disabili.

No. Non ci siamo portate. Non è la nostra indole. Non è la "natura". La schiavitù non è nulla di naturale come non lo era per quelle che venivano considerate razze inferiori certamente non lo sono per tutte le donne, schiave sempre, schiave di più, schiave anche in casa di schiavi se gli schiavi erano e sono maschi. Potendo manderemmo famiglie, mariti, figli, anziani, malati, a quel paese.

Ma che donne snaturate saremmo a fare una cosa del genere?

Già, perchè dopo la mistificazione del "voi siete portate a fare questo" c’è la conseguenza ovvia che dice che "chi non fa esattamente questo allora è anormale e perciò cattiva". Cattiva madre, moglie, sorella, figlia.

Ci dica: non è che per caso sotto il sole autunnale potrebbe partorire una teoria sul perchè non si parla mai di padri, mariti, compagni, figli, fratelli cattivi? O si scopre che gli uomini hanno il gene e dunque il dovere e la libertà di essere dei perfetti sfruttatori del lavoro femminile?

Cordiali saluti  

da femminismo a sud 


10 Responses to “La teoria maschilista della schiavitù femminile”