Per farvi raccapezzare e per farvi scorrere il testo solo se c’e’ qualcosa che vi interessa vi anticipo un Indice degli argomenti trattati:
Intro | Mezzi di comunicazione | Le donne e il computer | I blog | Gli spazi liberati (e il triste mondo della rete assoggettato a google)| La mailing list | Fare mailing list | Fare blog
Ovviamente vi consiglio di leggere tutto perchè la suddivisione in
paragrafi in realtà è speculare ad un unico filo conduttore. Tutto il
testo (che è da integrare, arricchire e quindi consideratelo una versione 1.0
di qualunque scrittura di codice) parla di come fare comunicazione, di
una etica femminista possibile nella comunicazione teknologica, di
quello che non va’ nella rete e nella comunicazione attuale. Se vi
piace, buona lettura:
Intro
– Il pensiero femminista che non si serve di mezzi di comunicazione resta solo nella nostra testa.
– Il mezzo di comunicazione che vi apre la porta per poter raggiungere
tante persone contemporaneamente, ovunque esse si trovino, con poca
spesa, è il web.
– Lo strumento per arrivarci è: il computer!
Il computer non è una macchina infernale: è solo un elettrodomestico.
Grazie a Gerdaphoto in blog so che si sta realizzando un nuovo documentario, "Passion and Power: the Technology of Orgasm",
diretto e prodotto da Emiko Omori e Wendy Slick, che ricostruisce la
lunga e complessa storia del vibratore. Il documentario è tratto dal
libro "Tecnologia dell’Orgasmo" di Rachel Maines
che narra della storia della tecnologia del in rapporto alla sessualità
femminile. Il vibratore nasce con una finalità terapeutica. Veniva
richiesto per i massaggi pelvici che venivano considerati un toccasana
per la cura dell’isteria. L’autrice svela quale sia il rapporto tra la
patologia che veniva attribuita alle donne, per lo più a quelle
insoddisfatte sessualmente, e la cultura patriarcale con la sua
sessualità androcentrica. Se avete voglia di sapere qualcosa di più circa contenuto del libro potete leggere la nota che ho aggiunto in basso.