Monthly Archives: Marzo 2009

Maledetta pedofilia II°

 

http://www.oliverio.eu/anna/SESSUALIZZAZIONE%20BAMBINI_file/image004.jpghttp://www.oliverio.eu/anna/SESSUALIZZAZIONE%20BAMBINI_file/image005.jpg

La prima parte di questo approfondimento la trovate QUI.

Le foto pubblicitarie che vedete sopra sono state utilizzate per un test da due psicologhe che hanno condotto una ricerca dal titolo: "L’erotizzazione dei bambini nella pubblicità". QUI potrete leggere i risultati del test su un campione misto di adulti. A fine 2008 nel web circolavano notizie dalla svezia a proposito di una seria battaglia contro le pubblicità e i giocattoli sessisti relativi il mondo dell’infanzia. In italia invece spopolano le agenzie casting – per bambini e bambine – che offrono ampi consigli sulla tipologia di bambino o bambina da proporre, sui modi per realizzare un book fotografico, su fotografi e persone alle quali rivolgersi. Basta fare un giro superficiale su internet per trovare cataloghi di bambini e bambine in offerta speciale. Foto di passerelle di moda kidswear per l’infanzia con bambine che imitano icone anoressiche dei giorni nostri (e poi ci si sorprende che l’anoressia sia un fenomeno in aumento). Gli stessi canali televisivi dei quali si nutre la maggioranza della popolazione italiana sono affollatissimi di pubblicità con bimbe truccate e vestite come madamadorè più o meno sexy tutte piazzate ad interpretare i ruoli sessisti (giusto per dare loro un imprinting familista) delle casalinghe di cinque anni piuttosto che di top model in erba per presentare il marchio di scarpe tal dei tali, i vestitini strip di tizio e caio e i giocattoli della tal o tal’altra azienda.

Del mondo dei casting e dello sfruttamento dei bambini e delle bambine nella pubblicità, in televisione o nel cinema ci ha parlato splendidamente Luchino Visconti nel film "Bellissima" con una grandiosa Anna Magnani. Oggi la questione è ovviamente peggiorata. Ci si è adeguati ai nostri tempi per cui bambini e bambine sono diventati/e merce di consumo. Corpi tra i corpi cui viene negato il diritto all’infanzia e viene invece imposto l’obbligo alla mercificazione. Soggetti che vengono sollecitati all’uso del cellulare con abbonamenti ai vari "ciao" e "tribù" che sono il naturale viatico per frequentazioni eventualmente "incontrollate" (le chat via web sono roba obsoleta, la carlucci sappia) e ingestibili se i ragazzini e le ragazzine non hanno ricevuto una sana informazione preventiva in materia di educazione sessuale e di alfabetizzazione all’uso dei mezzi di comunicazione (di ogni tipo, compresi i segnali di fumo, attraverso i quali chiunque potrà mettersi in contatto con loro).

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Maledetta pedofilia

http://www.youtube.com/watch?v=4BcXu7e7hgA

Vi avevo già detto che mi piace Caparezza vero? Questo è il video della canzone contenuta nell’album "Le dimensioni del mio caos": Io diventerò qualcuno.

In un piccolo video è sintetizzata la abitudine televisiva e "culturale" dell’ultimo trentennio italiano. La stessa cosa potete vederla in un eccezionale film, Little Miss Sunshine [Guarda un assaggio], che in una maniera fantastica mette a confronto le oscenità di un mondo perverso [Quello dei concorsi: Guarda] che strumentalizza le bambine per farle diventare appetibili ai pedofili e che allo stesso tempo impiega scandalizzato tutta la sua ipocrisia quando il contesto o le persone smascherano e rendono esplicita quell’operazione. Se non l’avete visto vi consiglio di vederlo, ne varrà la pena.

Il video di caparezza chiarisce nel suo piccolo, dicevo, una realtà innegabile. Viviamo in tempo di assoluta ipocrisia. Me ne rendo conto ogni momento di più mentre approfondisco e studio e leggo di questa cosa atroce che è la pedofilia e mi interessa delinearne contorni, codipendenze, complicità. Spinta soprattutto da una amica di rete mi sono messa a cercare e capire per poter meglio raccontare, ad approfondire ancora di più e a chiedermi come sia possibile una schizofrenia sociale che da un lato promuove la pedofilia coccolando i voyeur di "ninfette" e dall’altro spinge il pedale della repressione indiscriminatamente per colpire una serie di persone che secondo la legge approvata nel 2006 dal governo berlusconi (ddl di iniziativa del ministero alle pari opportunità all’epoca della prestigiacomo) si scambiano foto che vengono marchiate con il timbro della pedopornografia anche se appartengono ad una ragazza di 17 anni e se il destinatario ne ha 17 e mezzo.

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Vogliono controllare internet?

http://2.bp.blogspot.com/_kkaxn4Js900/SWZ-AWIUhmI/AAAAAAAAAA0/cdepPsmuX2s/S1600-R/legge-bavaglio.jpgFacciamo il punto. Tutti vogliono avere il controllo di internet. Chiunque propone norme, censure, leggi, regole. I motivi li conosciamo: un po’ per via dell’incazzatura delle distribuzioni discografiche e cinematografiche che vorrebbero intercettare e mettere in galera chiunque pratichi sharing di materiale non pagato. Un po’ per avere potere e controllo su chiunque gravita nella rete praticando una intercettazione preventiva della nostra posta, dei contenuti che condividiamo in rete, dei siti che visitiamo, delle persone con le quali chattiamo.

La rete è un mezzo di comunicazione. C’e’ una parte pubblica, che chiunque può leggere, regolata da leggi che sono applicabili anche sul piano reale. C’e’ una parte privata che viene comunque controllata in via preventiva come se tutt@ fossimo potenziali terroristi e delinquenti.

Nessuno di noi accetterebbe l’idea che le nostre lettere, quelle consegnate al postino, le nostre comunicazioni private fossero violate e lette senza la nostra autorizzazione. Nessuno accetterebbe di vedersi imputare un reato d’opinione qualunque se scambiando chiacchiere a viva voce con gli amici commentasse il fatto del giorno dicendo qualcosa di "sbagliato".

Eppure questo è quello che avviene su internet. Ogni nostro contenuto, ogni comunicazione è intercettata in via preventiva e questo teoricamente piace anche a chi non vorrebbe mai essere ascoltato in una conversazione telefonica e non vorrebbe mai far leggere le proprie lettere a nessuno.

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