Category Archives: Sessismo in rete

Siti antifemministi: chi sono, cosa fanno, cosa vogliono

http://leribellule.noblogs.org/gallery/596/105658-antifa_hs_fuck.jpg

In principio fu il sito Antifemminista.
Una miscela di misoginia vittimista dai contenuti diffamatori. Non per
qualcuna in particolare: per tutte le donne che sono vittime di stupri.
Il verbo diffuso consiste nel fatto che le donne mentono, tutte. Perciò
non esistono stupratori ma soltanto donne bugiarde che fanno presa su
un mondo invaso dalla misandria.

E’ bastato poco per scoprire che il sito, piazzato nel circuito altervista, ha delle preferenze relazionali – lo si vede dai link – con Miguel Martinez, meglio conosciuto come Kelebek. Lui è destrorso da campi antimperialisti,
quelli che si intrufolano negli ambienti di sinistra con la scusa che
appoggiano la resistenza iraquena e palestinese e che mentre contestano
la politica di israele diffondono antisemitismo. Per capire quali sono
i legami di questo gruppo basta vedere chi ha fatto la raccolta firme (tra le quali quella di un tale Adel Smith)
per la liberazione di Pasquinelli, leader dei campi antimperialisti che
qualche anno fa finì sotto inchiesta per presunti legami con il
terrorismo filo iraqueno.

Sempre su altervista, che offre hosting e dunque non è oggetto della nostra attenzione in questa ricerca, troviamo il sito "Orgoglio etero" sulla cui home troneggiano due personaggi più "trasparenti" della destra italiana. Salvatore Marino
e Ysela Ceccomancini. Il simbolo che attualmente li rappresenta è
quello de "La Destra Nazionale – Nuovo Msi" a supporto della Santanchè.

E’ certamente noto a tutt* che la Santanchè ha scritto qualche libro che si può trovare negli scaffali delle librerie alla sezione "femminismo".
Nulla certamente ci lega alle sue posizioni, ma la sua analisi sulle
donne a religione islamica costrette dal velo ci indurrebbero a pensare
che nel suo partito le voci imbarazzanti contro le donne dovrebbero
essere assai meno visibili. 

I due militanti de "La Destra"
invece di visibilità ne cercano e ne ottengono tanta. Marino, in
particolare, si diletta in trasmissioni video – che potete facilmente
trovare in rete – nei quali ama ragionare di "maschilisti cristiani", "amici dei musulmani" e a noi gioiosamente promette che "vi inforcheranno nel culo a voi lesbiche e femministe di merda" e ci "spiega" che "la violenza non va provocata". Come tanti altri fascisti aggiornati nell’era della tecnologia, lui usa molto i social network, youtube, e ogni altro canale video o in ipertesto di diffusione del "suo messaggio" che si riassume
in una "ninna nanna maschilista"  che dedica a noi "femministe acide e
sinistre
" e ai nostri progetti che a parer suo sarebbero "satanici". Infine assieme alla sua fan più accanita Ceccomancini ha aperto un tot di siti tutti dello stesso tenore. 

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Foto hard su internet: cause ed effetti

Lei è una ragazza di 16 anni. Non vuole più stare con un tale che per vendicarsi, come spesso accade, pubblica su internet delle foto hard della ex. Lei tenta il suicidio. Questa storia è stata segnalata (Grazie Rosa!) a commento di una già lunga descrizione di ipotesi di questo tipo.

Valgono le stesse questioni e le stesse conclusioni. Gli stessi dubbi e le stesse contraddizioni. Al di la’ della gravità dell’accaduto quello che lascia davvero perplesse è il motivo che sta all’origine di tutto questo.

Perchè un uomo, un ragazzo, è così certo che le foto in pose hard, o comunque dei riferimenti alla vita sessuale, possono danneggiare la ragazza o la donna alla quale si riferiscono?

Forse perchè il nostro contesto sociale stabilisce delle regole morali che vietano a qualunque donna o ragazza di ammettere di avere una sana vita sessuale. Di qualunque genere. Forse perchè ancora siamo al punto che una ragazza viene considerata brava e buona solo in alcune ipocrite circostanze. Invece viene considerata cattiva e socialmente repellente se mostra con chiarezza di esigere il diritto al rispetto per se’ senza lasciarsi vincolare da norme di comportamento per educande ottocentesche.

Perchè la stessa ragazza deve preoccuparsi dell’effetto che hanno quelle immagini sulla sua vita?

Per gli stessi motivi. Perchè la moralizzazione delle nostre vite impone a ciascuno di noi di doverci preoccupare di perdere consenso, amicizie, lavoro se agiamo in modo tale da non corrispondere alle norme che altri hanno imposto anche per noi. Rispondiamo con altre domande: che male c’e’ a fare sesso? Che male fa una ragazza ad avere una vita sessuale? Perchè siamo ancora al punto che una ragazza deve preoccuparsi di apparire una brava o cattiva ragazza sulla base delle proprie abitudini sessuali? Chi è una brava ragazza? Chi è una cattiva ragazza? Perchè se un ragazzo mostra una sua avventura sessuale tutti si complimentano con lui con grandi pacche sulle spalle e se è una ragazza ad essere protagonista delle immagini invece è una puttana? 

Perchè una donna deve vergognarsi di fronte alla propria famiglia, ai propri amici, compagni di scuola, colleghi di lavoro, per avere una normale e sana attitudine sessuale?

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Quando lui pubblica foto e video per fare violenza su di lei

http://i275.photobucket.com/albums/jj318/CLAUDIOBALU/cyber-girl_final_small.jpg

Prendiamo questo caso: lui si vuole vendicare, la filma mentre lei fa sesso con alcuni uomini e poi mette foto e video online. L’azienda dalla quale la donna dipende, una a caso, l’alitalia, preoccupata dell’effetto che la questione può avere sulla sua immagine o semplicemente grata per l’opportunità di risparmiare soldi sui dipendenti per darli per intero ai manager, la licenzia.

La donna subisce una violenza da parte dell’uomo, una gravissima lesione della privacy, un danno alla sua "immagine", una ulteriore violenza da parte dell’azienda che la tratta da criminale invece che comprenderla e solidarizzare con lei.

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La rete non è neutra

http://femminismo-a-sud.noblogs.org/gallery/77/LisaFoo.gif

E’ nato un nuovo blog che è anche un nuovo progetto. *La rete non è neutra* : Osservatorio
su linguaggi e comportamenti discriminatori e sessisti nella rete. Tecnologia,
internet di altri generi.
Vi copincollo il primo post di presentazione:

<<<<^^^>>>

In rete succede di tutto. Si usa un linguaggio che è il neutro maschile, si
privilegiano norme precise, per lo più maschie, bianche, etero. La stessa
tecnologia che sta alla base dei meccanismi di socializzazione in rete è spesso
androcentrica.

In rete trovi giochini online dove le donne sono sempre cameriere o
guerriere con due poppe spaventose. Fra i tanti spazi in web ce ne sono
moltissimi che dileggiano le donne, che ci intimano di smettere di esigere
diritti, che ci denigrano con le loro battute sessiste. Ci sono tanti forum,
blog, social network in generale dove non manca mai il tizio che lascia un
commento volgare, offensivo, sessista, discriminatorio, persino minaccioso.

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Gestione dei commenti – post temporaneo

Questo è un blog e non il newswire di Indymedia. La
policy di cancellazione dei commenti è stabilita secondo criteri
soggetti unicamente ad approvazione o modifiche di chi gestisce questo
blog.

Non sarà permesso usare questo blog come sfogatoio di chi, protetto dall’anonimato [vedi anche: servizi di anonimato su autistici],
vuole infamare e regolare i conti con persone o gruppi di persone con
le quali, evidentemente, non ha il coraggio di chiarirsi faccia a
faccia.

Saranno cancellati i commenti fascisti, razzisti, sessisti, molesti,
strumentalmente provocatori e polemici, con insulti, con insulti
anonimi, quelli con minacce di ritorsione, quelli che esibiscono crisi
da trascuratezza o abbandono, quelli che definiscono lo stato d’ansia
patologico e morboso di persone invadenti e/o maschiliste (non sono una
psicologa, abbiate pazienza ma non posso occuparmi di voi :P).

Tra gli insulti si annovera anche la definizione (usata a mo’ di
insulto): vetero femminista. Perchè? Manca di originalità. E’ roba
talmente noiosa da spararsi una noce di cocco in vena. E poi, giusto
per dire, non ho tempo da perdere appresso alle provocazioni inutili e
idiote.

Non si accettano neppure ricatti di nessun tipo. La minaccia di infamarmi perchè non permetto di usare i commenti per buttare fango su altre persone o gruppi definisce solo la persona che compie queste azioni. Ebbene si, ti ho cancellat*. QUI non puoi urlare allo scandalo. QUI non puoi invocare l’intervento di garanti per la salvaguardia dei commenti dei vigliacchi. Dei tuoi ricatti e delle tue minacce me ne fotto.
Non vieni a casa mia a dire porcate contro me e altr*. Se senti
irrefrenabile il bisogno di esprimere le tue variopinte opinioni il web
2.0 ti offre una miriade di opportunità. Puoi aprire un tuo blog,
fare un video e uploadarlo gratuitamente su un milione di siti, mettere
online tante belle foto. Insomma: devi proprio venire a scassare le
ovaie qui?
:)))P

Per tutt* gli/le altre: nel blog i commenti sono temporaneamente sottoposti a moderazione
fino a che quest* vigliacc* non la smette di censurare, invadendo e
pretendendo aggressivamente attenzione, la possibilità di avere uno
spazio di discussione e di confronto libero e costruttivo.

—>>>Da Femminismo a Sud